diritto di difesa
Tempo di lettura: 3 minuti

Il diritto di difesa nella Costituzione italiana

L’articolo 24 della Costituzione è uno dei pilastri del sistema giuridico e della tutela dei diritti dei cittadini, sia in sede civile che penale. Esso si basa su quattro principi: il diritto di agire in giudizio, il diritto inviolabile di difesa, la tutela giudiziaria dei non abbienti e la riparazione degli errori giudiziari. Questi principi sono espressione dei valori di giustizia, democrazia e responsabilità, che fondano lo Stato di diritto.

L’articolo 24, quindi, non solo tutela i singoli individui, ma anche il bene comune e la convivenza civile. Esso rende concreto tutto ciò che la legge enuncia in astratto, e racchiude il dovere di non farsi giustizia da sé, ma di ricorrere a un soggetto terzo e imparziale.

In questo nuovo articolo di Ripetiamo Diritto analizzeremo il significato e la forza di questa disposizione, alla luce della sua evoluzione storica e della sua applicazione pratica.

Il diritto di agire in giudizio e il diritto di difesa

La nostra Costituzione ha posto le basi per un nuovo ordine democratico, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale e la caduta del regime fascista. All’interno di questo documento fondamentale, l’articolo 24, al primo comma, stabilisce chiaramente: “Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi”.

Questo significa che ogni persona, fisica o giuridica, italiana o straniera, ha la possibilità di rivolgersi a un giudice obiettivo e imparziale per far valere le proprie ragioni, in caso di lesione o minaccia di un bene giuridico riconosciuto dall’ordinamento.

Si tratta di una garanzia fondamentale per la realizzazione della giustizia e della democrazia, che consente ai cittadini di esercitare i propri diritti e di controllare l’operato delle pubbliche autorità.

Il secondo comma dell’articolo in esame, a sua volta, afferma: “La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento”.

Quindi, ogni persona coinvolta in un procedimento giudiziario, indipendentemente dalla sua posizione o ruolo, ha il diritto di essere assistita da un avvocato, di essere informata delle accuse e delle prove a suo carico, di presentare le proprie deduzioni e le proprie prove, di partecipare alle udienze, di impugnare le decisioni sfavorevoli.

Tale garanzia è essenziale per il rispetto del principio del contraddittorio e della presunzione di innocenza, in quanto assicura a ogni persona una difesa adeguata e paritaria.

La tutela giudiziaria dei non abbienti e la riparazione degli errori giudiziari

Il terzo comma dell’articolo 24 recita: ”Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti a ogni giurisdizione”.

Le persone che non hanno le risorse economiche sufficienti per sostenere le spese legali, hanno, quindi, diritto a beneficiare di una forma di assistenza gratuita o agevolata, che copra le tasse, le spese processuali, gli onorari degli avvocati e dei consulenti tecnici.

In tal modo viene assicurata l’effettività e l’accessibilità del diritto di difesa, in quanto si evita che le disparità economiche si traducano in disparità giuridiche.

In passato garantire una reale tutela legale per le persone meno abbienti rappresentava una sfida, per due ragioni principali:

  • l’accesso all’assistenza legale dipendeva da un limite di reddito spesso inaccessibile per gli economicamente svantaggiati;
  • la rappresentanza legale  assegnata agli avvocati spesso veniva considerata un dovere formale, non un impegno a garantire una difesa adeguata.

L’ultimo comma, infine, stabilisce: “La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari”.

Pertanto, le persone condannate ingiustamente o che hanno subito un danno a causa di un errore o di una negligenza del giudice, hanno diritto a ottenere una revisione del processo, una riabilitazione, un’indennità o un risarcimento.

Questa garanzia è irrinunciabile per il riconoscimento della fallibilità del giudizio e della responsabilità dello Stato, in quanto consente di riparare le ingiustizie e di prevenire le impunità.

Vuoi diventare davvero bravo in procedura civile?

Con le nostre ripetizioni sarai preparato al meglio e sicuro di te.
Che cosa aspetti?

Scopri le nostre ripetizioni di procedura civile
Perché scegliere RipetiamoDiritto?

Perché RipetiamoDiritto fornisce una completa preparazione agli esami, ai concorsi e all'esame di stato di avvocato, nonché una assistenza per la stesura delle tesi di laurea in ambito giuridico. Gli studenti acquistano una visione critico/logica, ma mai mnemonica, delle varie branche del Diritto.
Siamo un gruppo di avvocati e professionisti con la passione per la formazione.
Già oltre 200 studenti ci hanno scelto conseguendo ottimi risultati!

Fonti normative:

  • Art. 24 Cost.