I rapporti tra soggetti privati (persone fisiche e giuridiche), riguardanti sia la sfera patrimoniale che gli aspetti personali e familiari, ma anche quelli tra privati ed enti pubblici (quando questi ultimi non agiscono in qualità di autorità) sono il campo di studio del diritto privato.
Si tratta di una materia vasta e complessa, che richiede una conoscenza approfondita delle fonti, dei principi e delle norme che la compongono.
Il diritto privato è una materia fondamentale non solo per gli studenti di giurisprudenza, ma anche per coloro che studiano altre discipline come economia, scienze politiche e scienze dell’amministrazione.
Lo scopo di questo nuovo articolo di Ripetiamo Diritto è di illustrare i principi e i concetti chiave del diritto privato, evidenziandone le caratteristiche e le funzioni.
Bisogna partire da qui per comprendere a pieno l’essenza di tale branca del diritto.
I principi
Oltre alle norme scritte, codificate o contenute in leggi che integrano il Codice Civile, è importante individuare alcuni valori di riferimento che ispirano il diritto privato nel suo complesso. Si tratta di valori fondamentali che orientano la produzione e l’interpretazione delle norme giuridiche volte a regolare i rapporti tra i soggetti privati.
Alcuni di questi principi/valori sono sanciti dalla Costituzione, come il rispetto dei diritti inviolabili dell’uomo (art. 2), il principio di uguaglianza (formale e sostanziale) (art. 3), il diritto di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi soggettivi (art. 24, comma 1), la libertà d’impresa (art. 41).
Altri principi si ricavano dalla legislazione ordinaria, dalla giurisprudenza e dalla dottrina, come il principio di buona fede (artt. 1337, 1375 c.c.), l’autonomia privata (art. 1322 c.c.), il neminem ledere (art. 2043 c.c.), la tutela dell’affidamento.
Questi principi hanno una funzione normativa, etica e sociale, perché definiscono le regole, i limiti e le finalità dei rapporti giuridici privati. Essi riguardano aspetti essenziali della vita dei soggetti coinvolti, come la loro identità, la loro capacità, i loro diritti, i loro rapporti, le loro responsabilità.
Quindi, il diritto privato non è solo un insieme di norme tecniche, ma anche un riflesso dei valori, degli interessi e delle esigenze della società.
I concetti chiave
Il diritto privato è il tessuto connettivo delle relazioni umane e giuridiche. Attraverso la sua applicazione, si preserva l’autonomia individuale e si garantisce l’equilibrio tra i diritti e gli interessi delle parti coinvolte.
Tale diritto si basa su alcuni concetti, che ne costituiscono gli elementi essenziali.
La prima nozione da cui partire è quella di norma giuridica, regola generale e astratta volta a disciplinare una serie indeterminata di casi. Le norme giuridiche sono parte di un sistema più ampio, l’ordinamento giuridico, che prevede procedure specifiche per garantirne l’osservanza. L’ordinamento giuridico di una collettività costituisce il suo diritto. Il diritto è, dunque, l’insieme delle regole che i cittadini sono obbligati ad osservare.
Le regole di condotta possono essere semplici regole sociali, che si seguono volontariamente e non comportano conseguenze se violate, o vere e proprie norme giuridiche. L’osservanza di queste ultime è obbligatoria e provoca l’applicazione di una sanzione al trasgressore da parte di una pubblica autorità.
Le norme giuridiche disciplinano unicamente le relazioni considerate più rilevanti per la società. Il rapporto giuridico è, dunque, ogni relazione tra due o più soggetti regolata dal diritto.
Ogni volta che l’ordinamento giuridico disciplina un rapporto risolve gli eventuali conflitti di interessi, stabilendo quale o quali interessi devono avere la priorità e imponendo una serie di obblighi e divieti per realizzarli.
Il concetto di parte e le situazioni giuridiche soggettive
Per quanto riguarda le persone, soggetti del rapporto giuridico, si usa l’espressione “parti”. Per parte si intendere non tanto una persona singola, ma un centro d’imputazione di diritti ed obblighi.
Nel regolare un rapporto, il diritto riconosce alle parti alcune situazioni giuridiche; queste si possono distinguere in attive e passive.
Nello specifico, si parla di:
- situazioni giuridiche attive, quando si tratta di situazioni di pretesa o favore che consentono ad un soggetto di far prevalere il proprio interesse rispetto a quello di uno o più altri soggetti. Appartengono a questa categoria il diritto soggettivo, la potestà, il diritto potestativo, l’interesse legittimo, la facoltà l’aspettativa e lo status;
- situazioni giuridiche passive, quando si hanno doveri, obblighi o oneri. Si tratta di situazioni di svantaggio, che impongono ad un soggetto di subordinare il proprio interesse rispetto a quello di uno o più altri soggetti. Vi rientrano il dovere, l’obbligo, la soggezione e l’onere.
Necessarie considerazioni
Il diritto privato è certamente una delle discipline più affascinanti e allo stesso tempo più temute dagli studenti di giurisprudenza. Questo articolo ha voluto essere solo una prima introduzione al diritto privato, ma ci sono molti aspetti da scoprire e approfondire.
Certamente è impossibile esaurire un argomento così vasto e complesso in poche righe, ma si possono fornire alcuni spunti che possono orientare lo studio e la comprensione della materia; insomma, una base da cui cominciare.
Per studiare il diritto privato, è necessario conoscere i concetti, i principi e le norme che lo compongono, nonché le fonti, la giurisprudenza e la dottrina che lo interpretano e lo applicano.
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