La soggezione del giudice alla legge e la garanzia del controllo in Cassazione
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La soggezione del giudice alla legge e la garanzia del controllo in Cassazione

La soggezione del giudice alla legge e la motivazione dei provvedimenti giurisdizionali

L’art. 101 Cost. possiede un deciso valore simbolico:

la giustizia è amministrata in nome del popolo”.

Il secondo comma specifica che i giudici sono soggetti soltanto alla legge. La norma deve leggersi in coordinazione con il 104 Cost.la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”.
L’ordine giudiziario è autonomo e indipendente. Inoltre, ogni decisione deve trovare la sua fonte (la sua giustificazione) nella legge: i giudici non creano diritto ma decidono secondo diritto.

L’art. 111, comma 6, specifica che tutti i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati. In tal modo si esclude che la giurisdizione si concretizzi in un comando privo di giustificazione. Il giudice deve spiegare il perché è giunto a quella conclusione. La motivazione deve essere esplicita per consentire il controllo di legittimità; pertanto è diretta applicazione dell’inciso secondo cui i giudici sono soggetti soltanto alla legge.
La soggezione del giudice alla legge si ritrova anche nel codice di procedura civile dove è posta la norma fondamentale dell’art. 113 c.p.c.pronuncia secondo diritto”: nel pronunciare sulla causa il giudice deve seguire le norme di diritto.

Nell’art. 113 c.p.c. non si parla di legge ma di norme di diritto; nella sostanza le espressioni sono equivalenti.

Anche nell’art. 111 Cost. il termine “legge” va inteso in senso ampio, con riferimento alle norme risultanti dagli atti normativi generali, alla normativa comunitaria, alle leggi straniere.

La garanzia del ricorso in Cassazione

Il comma 7 dell’art. 111 specifica che è sempre ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge da parte della giurisdizione ordinaria e di quella speciale. Le sentenze e i provvedimenti decisori che non hanno forma di sentenza sono sempre suscettibili del controllo della Cassazione.
Per tale motivo si espelle dal sistema la figura del provvedimento decisorio non impugnabile.
Si fa riferimento a decreti e ordinanze che presentano i caratteri di decisorietà e definitività. L’articolo 111 ha garantito il controllo della Cassazione sui provvedimenti di merito non altrimenti impugnabili cioè pronunciati in un unico grado.

La garanzia del rimedio del ricorso per Cassazione vale solo per la giurisdizione civile e per quella tributaria, nonché per quella penale.
L’art. 111 Cost esclude la ricorribilità in Cassazione delle sentenze emesse dal Consiglio di Stato e dalla Corte dei conti, consentendone la ricorribilità per le sole ragioni attinenti la giurisdizione, cioè relativamente al riparto di attribuzione tra i diversi apparati.
La Corte di Cassazione controlla che il giudice, che ha esercitato o negato la propria giurisdizione, lo abbia fatto nel rispetto delle norme che distribuiscono la giurisdizione tra i vari organi giurisdizionali. Il potere di controllo della Cassazione sussiste per garantire le attribuzioni riservate a tutti gli apparati giurisdizionali.

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Fonti normative:

  • Costituzione: 101, 104, 111
  • Procedura civile: 113