legge ambiente 2024
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Legge Ambiente 2024: nuove regole per la sostenibilità

Il Decreto Ambiente 2024, ora convertito in legge, rappresenta un’importante svolta nella gestione delle risorse naturali in Italia. Questo provvedimento, noto anche come D.L. 153/2024, convertito con Legge 191/2024, introduce una serie di modifiche e aggiornamenti al Codice dell’Ambiente del 2006, con l’obiettivo di rafforzare le politiche di tutela del territorio.

Negli ultimi anni il Paese ha affrontato sfide significative come il dissesto idrogeologico, l’inquinamento dei siti industriali e la gestione inefficiente dei rifiuti. La Legge Ambiente 2024 nasce dall’esigenza di affrontare queste problematiche in modo efficace e tempestivo, garantendo al contempo la sicurezza energetica e la promozione delle energie rinnovabili.

Con queste nuove disposizioni ci auguriamo di vedere una svolta reale e significativa verso la protezione dell’ambiente, garantendo un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

Di seguito, esamineremo alcune delle principali disposizioni della legge e le loro implicazioni.

Un quadro normativo riformato

Il Codice dell’Ambiente è stato aggiornato per rispondere alle nuove sfide legate alla sostenibilità ambientale e all’armonizzazione con la normativa europea. La riforma ha preso atto delle esigenze di semplificazione e di razionalizzazione della normativa, per favorire un approccio integrato nella gestione delle risorse naturali e nell’attuazione delle politiche ecologiche.

Il Nuovo Codice si articola in più Titoli e Capitoli, ciascuno dedicato a specifici settori dell’ambiente, come la gestione dei rifiuti, la protezione delle acque, la protezione dell’aria, la tutela del paesaggio, l’efficienza energetica e la biodiversità.

Un aspetto centrale della riforma è l’introduzione di una maggiore integrazione tra le politiche ambientali e quelle economiche e sociali, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il nuovo testo normativo ha anche cercato di semplificare il quadro giuridico per le imprese e gli operatori economici, riducendo il numero di adempimenti burocratici e favorendo l’adozione di pratiche più efficienti, senza compromettere la protezione dell’ambiente.

Semplificazione dei procedimenti di valutazione ambientale e incentivi

Uno degli obiettivi principali della Legge Ambiente 2024 è la semplificazione dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale per i progetti che contribuiscono agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, particolarmente rilevante per i progetti legati alle energie rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici e eolici.

La legge prevede una corsia preferenziale per i progetti strategici, favorendo impianti di idrogeno verde e grandi impianti fotovoltaici ed eolici con una potenza minima di 50 MW e 70 MW rispettivamente.

Questa semplificazione è volta a ridurre i tempi burocratici e incentivare gli investimenti nel settore delle rinnovabili, contribuendo così agli obiettivi di decarbonizzazione del Paese e agli impegni presi con l’Unione Europea per il 2030.

Oltre a facilitare l’approvazione dei progetti, la legge introduce nuove linee guida per migliorare l’efficacia delle valutazioni ambientali. Tra queste vi è l’adozione di tecnologie avanzate per il monitoraggio ambientale e la partecipazione attiva delle comunità locali nei processi decisionali, garantendo una maggiore trasparenza e inclusione.

Sono previsti anche una serie di finanziamenti e incentivi per le imprese e le amministrazioni che adottano pratiche rispettose dell’ambiente. Tra queste misure vi è la concessione di crediti d’imposta per le aziende che investono in tecnologie verdi e per quelle che promuovono l’adozione di pratiche di economia circolare, favorendo così la transizione ecologica e lo sviluppo di un’economia più sostenibile e resiliente.

Bonifiche di siti contaminati e contrasto al dissesto idrogeologico

La legge in esame introduce misure urgenti per la bonifica di siti contaminati, potenziando le capacità operative delle pubbliche amministrazioni e supportando l’economia circolare. Inoltre, la legge stabilisce disposizioni per la sostenibilità del suolo e delle acque, con l’obiettivo di prevenire eventi emergenziali e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti.

E’ prevista la creazione di un fondo specifico per finanziare interventi di bonifica, incentivando l’utilizzo di tecnologie innovative e sostenibili per la decontaminazione dei suoli.

Parallelamente, vengono rafforzate le normative per la gestione dei rifiuti industriali e la prevenzione dell’inquinamento delle acque, promuovendo una gestione integrata e responsabile delle risorse naturali. Inoltre, è vietata l’emissione di nuovi permessi per la ricerca e lo sfruttamento di idrocarburi liquidi, sia a terra che in mare.

La distanza ammissibile dalla costa e dalle aree protette per le piattaforme offshore di estrazione di gas fossile è ridotta da 12 a 9 miglia; sono concesse deroghe solo per giacimenti di gas naturale con almeno 500 milioni di metri cubi, se la richiesta è stata presentata prima dell’entrata in vigore del decreto.

La legge, altresì, estende i finanziamenti di Cassa Depositi e Prestiti fino al 2025, autorizzando fino a 500 milioni di euro per il Piano Mattei che supporta progetti di sicurezza energetica e tutela ambientale.

Promozione dell’economia circolare e collaborazione internazionale

Un ulteriore pilastro della Legge Ambiente 2024 è la promozione dell’economia circolare. Il testo legislativo introduce incentivi per le imprese che adottano modelli di produzione e consumo sostenibili, basati sul riutilizzo e il riciclo delle materie prime.

Vengono inoltre implementate nuove normative per favorire la riduzione dei rifiuti e l’utilizzo di materiali ecocompatibili nei processi produttivi.

La legge incoraggia la collaborazione tra settori pubblici e privati per lo sviluppo di tecnologie avanzate nel campo del riciclo, sostenendo la ricerca e l’innovazione.

Tra le iniziative previste vi è anche la creazione di hub industriali per la valorizzazione dei materiali di scarto, trasformandoli in risorse utili per nuovi processi produttivi.

La Legge Ambiente 2024 pone anche un forte accento sulla collaborazione internazionale per affrontare le sfide globali legate all’ambiente.

Il provvedimento incoraggia la cooperazione con altri Paesi e organizzazioni internazionali per condividere best practices e sviluppare strategie comuni per la tutela ambientale, essenziale per affrontare problemi globali come il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità.

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Fonti normative:

  • D.L. 153/2024, convertito con Legge 191/2024.